lunedì 5 novembre 2007

tiro l'aria


Il prof era a dir poco divertito dal fatto che eravamo così giovani. . .il fatto è che lui non era così vecchio!?!? Quindi non si spiega…continuava insieme alla moglie con frasi del tipo: sei dell’83 uuhùù e tu dell’86 uaaà.
Bignami scritto con brio:
Cina e India rappresentano il 40% della popolazione mondiale hanno un tasso di crescita annuale tra i più alti del mondo, la Cina ha un Pil che la colloca al secondo posto a livello mondiale con al primo posto gli Usa al terzo il Giappone e al quarto l’India, possiamo dire quindi che le 4 potenze mondiali stanno sul Pacifico, il baricentro economico quindi si è spostato nettamente dall’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico. La Cina cresce con un ritmo dell’11% all’anno in modo costante da 12 anni circa. L’India invece cresce del 9-10%…comunque in prospettiva l’India nel lungo periodo farà più strada rispetto alla Cina. Questi due paesi sono storicamente delle grandi potenze...Alessandro Magno nel IV sec. a. C. invade l’India perché attratto dai suoi commerci di gemme e cose preziose. . .poi ha conosciuto molte invasioni, frammentazioni politiche e la colonizzazione inglese. La Cina invece è sempre stata molto serrata nei suoi confini ma ad esempio è stata lei per prima nel 1421 con una flotta di 100 navi ad approdare nelle coste americane!?! Si parla comunque di risveglio perché in Cina nel 1979 Teng Hsiao-ping vara un programma di riforma per cui si apre agli investimenti esteri…per l’India invece il risveglio avviene nel 1991 quando Manmohan Singh vara delle riforme che prevedono l’apertura del paese e l’allentamento di molti vincoli il potenziamento degli investimenti nei campi dell’elettronica e dell’informatica.
La politica che ha favorito questo sviluppo:
la Cina ha aperto i confini agli investimenti esteri pretendendo sempre rapporti di reciprocità, è stato creato un mercato protetto in settori strategici per far crescere i produttori locali, l’India invece ha creato dei parchi scientifici e tecnologici in ambito informatico, elettronico, farmaceutico e biotecnologico, l’India produce ogni anno oltre 2 milioni di laureati (quando 1/3 della popolazione è sotto la soglia di povertà!??!) il governo ha favorito lo sviluppo delle discipline scientifiche e il risultato è che l'India in questo ambito è estremamente competitiva, offre professionalità di altissimo valore.
Cina e India potrebbero entrare in conflitto tra loro?
storicamente sono entrate in conflitto e anche attualmente, il Tibet ad esempio è conteso da entrambi ma questi conflitti sono stati accantonati per gli interessi economici. Lo scambio tra loro cresce ogni anno del 70-80%, anche perché la Cina è fortemente votata all’esportazione in attesa di sviluppare il suo mercato interno. La Cina ha sempre esportato tantissimo soprattutto all’Europa e all’America ma questo non potrà continuare soprattutto con questo ritmo, quindi la Cina si è orientata agli altri mercati asiatici e all’Africa. Si prevede che l'interdipendenza economica tra Cina e India aumenterà ancora ed andrà ad allontanare possibili conflitti. Succede invece che gli Usa cercano di sganciare l’India dalla Cina in diversi modi perché vorrebbero un’Asia multi-polare, preoccupati dalla crescita preponderante della Cina.
Quale futuro per il made in Italy?
Anche l’Italia ha un’antica attitudine, tradizione e storia mercantile (anche noi non scherziamo!) il nostro sistema industriale ha sofferto però più di altri per questo "risveglio asiatico". Si è registrata comunque una crescita dell’export tessile, ci sono dei segnali positivi anche nell’arredamento e nelle calzature, questo perché c’è stata una tendenza a riposizionarsi, a portarsi in una fascia alta puntando sul design e sui prodotti luxury, poi si tratta di internazionalizzare (è un termine meno sinistro di delocalizzare) la produzione nei posti giusti quelli più vantaggiosi rispeto al prodotto.
L'Italia dovrebbe puntare sullo sviluppo del prodotto, sulla tecnologia, si dovrebbe puntare sulla formazione e sull’innovazione.
Le contraddizioni:
la Cina per non ostacolare lo sviluppo industriale ha rinunciato (si spera temporaneamente) ai diritti democratici, si afferma comunque anche la presenza di quella che in passato era una sovrapposizione ma che oggi sembra una vera collusione tra potere economico e potere politico.
L’India invece è una democrazia che tenderebbe (ma ad oggi non ce la fa) ad una distribuzione delle ricchezze (ma è anche per questo che l’India ha uno sviluppo un po’ più lento rispetto alla Cina).
Nuovi dogmi a jacksound:
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Non costringere le mogli degli ospiti a parlare in diretta a tutti i costi semplicemente perché sono presenti fisicamente in radio.
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Non portare dei crostini al tonno in radio, anche se li ha preparati tua sorella perché significa che l’intero studio saprà da tonno e i gatti di Sacile miagolano.
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Rispondiamo alle chiamate in diretta ma la persona che telefona deve come minimo ascoltare la puntata eccheccavolo!
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La frase:
di Patty con sgomento: la macchinetta del caffè!?ma dov’è!?l’hanno spostata!?è di qua!?no….come faccio!?

2 commenti:

maizena ha detto...

mamma mia hai sbobinato per bene la puntata eh?prossimo obiettivo: scrivere senza guardare la tastiera.la tua tecnica si perfezionerebbe ulteriormente:-)

Anonimo ha detto...

Poverino l'avete proprio messo in imbarazzo l'ospite obbligandolo a fare una domanada alla moglie....se solo avessero potuto, se non eravate in diretta, mi sa che non sarebbe stato così accondiscendente!La moglie poi..in due secondi ha dovuto trovare un episodio da raccontare...e meno male che ha parlato anche di donne

E che dire!?pure questa puntata moooooolto interessante...
però vorrei che la vita altrove andasse diversamente..ed invece..

Bye!Bye!